Si vedono spesso foto di cascate nelle quali l’acqua invece di apparire cristallina e statica nel suo movimento, appare fluida, setosa.
Spesso si vedono mari perfettamente piatti non increspati, specchi d’acqua dove si vedono gli elementi presenti sulle rive perfettamente riflessi, quasi l’acqua fungesse da specchio, cascate dove l’acqua diventa una schiuma bianca setosa.
Per ottenere ciò si usa un tempo di scatto più lungo, in modo da far si che il movimento venga annullato.
Detto così sembra semplice ma è necessario tenere in considerazione diversi fattori in modo da ottenere una foto nitida.
- Utilizzo di un treppiede, un monopiede, un supporto stabile quale un muro, in modo da ridurre le vibrazioni che involontariamente si generano tenendo il corpo macchina in mano durante uno scatto lungo. Oltre a questa accortezza consiglio l’utilizzo di uno scatto remoto (via cavo, infrarossi, telefonino ecc ecc ecc) perché anche l’azione di pressione del pulsante di scatto può generare un micromosso che compromette la nitidezza della fotografia.
- Valutazione della luce ambientale, nel caso ci sia troppa luce è necessario usare un filtro ND in modo da poter aumentare il tempo ed ottenere comunque una corretta esposizione. Nel caso la luce non sia proprio così intensa abbassare gli iso oltre ad ottenere il tempo sufficiente ci consentirà di ridurre il rumore.
- La durata di scatto dipende dalla velocità dell’acqua, in caso di una cascata, se molto rapida bastano anche 1/20s per ottenere un buon effetto, mentre nel caso di laghi poco increspati, magari mossi da una debole brezza il tempo deve essere più lungo per ottenere un perfetto effetto specchio. Per questo non esiste un tempo ottimo, dipende tutto dalle condizioni di scatto.
- Il diaframma se volete una buona profondità di campo conviene chiuderlo molto, in particolare se dovete fare un panorama e avete soggetti su diversi piani focali.
E ora tocca a voi, buona luce!
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