Ecco qui i nostri baldi diversamente congiunti che si ritrovano questa volta a scendere nel sottosuolo triestino per vivere una avventura che li ha portati indietro nel tempo, in un periodo che ha segnato la nostra storia e che non dovremmo dimenticare.
Il Kleine Berlin è un complesso di gallerie antiaeree realizzate durante la seconda guerra mondiale, sotto il colle di Scorcola, a cui si accede tramite visita guidata da via Fabio Severo 11.
All’interno delle gallerie sono stati immagazzinati moltissimi oggetti di vita quotidiana del periodo che potevano trovarsi all’interno delle gallerie durante i ricoveri forzati dovuti agli allarmi antiaerei.
Proseguendo nella visita si possono osservare diverse foto riguardanti i bombardamenti di Trieste realizzate dalle forze dell’ordine e dai pompieri dell’epoca, foto che rafforzano la storia di questo luogo e rendono la visita più interessante.
Struttura e cenni storici:
Il Kleine Berlin è un rifugio antiaereo molto articolato e la sua costruzione iniziò nel lontano 1943 con la sezione comunale. In seguito, i poste e telegrafonici insieme alle ferrovie, per poter ricoverare i dipendenti che lavoravano presso le sedi di piazza Vittorio Veneto, richiesero la costruzione di due ulteriori gallerie. Con la firma dell’armistizio tra l’Italia e gli Alleati l’8 Settembre del 1943 la Germania occupa Trieste. Da quel momento la parte comunale venne utilizzata, oltre che dalla popolazione civile italiana, anche dai soldati tedeschi che non ritennero essenziale costruire un proprio rifugio antiaereo. Il bombardamento di Trieste del 10 Giugno del 44 riportò in auge il progetto: i lavori procedettero spediti ma a causa della fine della guerra la rifinitura non venne mai terminata.
Nella parte del rifugio antiaereo tedesco troviamo una scala le cui assi di legno sono state bruciate dai sovietici che conduceva a Villa Ara, l’allora residenza del generale Globocnik, il quale pensato di realizzare un passaggio segreto tra la sua abitazione ed il Palazzo di Giustizia.
Per qualsiasi altra informazione vi rimandiamo al sito del CAT che ne cura il mantenimento e le visite.
La piccola chicca:
All’interno di una delle gallerie troviamo dei resti del bombardiere americano B24 “Liberator”, precipitato al largo di Grado nel 1945 durante una delle tante missioni di bombardamento effettuate nella Seconda Guerra Mondiale.
Molto interessante è anche la sezione fotografica a riguardo in particolare sulla storia dell’equipaggio che in quel ammarraggio ha perso la vita.
Come visitare e consigli vari:
Contattate il CAT http://www.cat.ts.it/ in modo da essere informati sugli orari delle visite guidate e eventuali modalità di accesso.
Qui di seguito vi elenco alcune precauzioni che si sono rivelati utili per garantire una migliore fruizione delle gallerie.
- All’interno delle gallerie sono presenti 15 gradi pressoché costanti quindi regolare il vestiario sulla base di queste temperature.
- Nella galleria “comunale” sono presenti, vista la differente modalità di costruzione, ristagni di acqua nel pavimento. Sono consigliate pertanto delle scarpe chiuse e antiscivolo.
Un grandissimo ringraziamente ai volontari che ci hanno accompagnato in questa visita.
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