Percedol è uno degli stagni più grandi del Carso triestino e rappresenta una perla piena di biodiversità.
Spettacolare anche lo scenario che si può ammirare dopo aver percorso un sentiero in discesa ma molto ben battuto. Ci si trova davanti a un luogo fatato, incorniciato da magnifici alberi che fanno filtrare i raggi solari e che creano dei bellissimi effetti di luce e ombra: il tutto è veramente suggestivo.

Questo stagno ha delle dimensioni abbastanza grandi, 30 metri di diametro e 3 metri di profondità. E’ nato da una dolina carsica, della quale ha tutte le caratteristiche, l’inversione termica, con la presenza nel fondo di un clima più freddo e umido che ha favorito, in tempi passati, la creazione di una pista di pattinaggio per i triestini durante l’inverno. Questa caratteristica ha permesso inoltre la presenza di piante non comuni nella zona che rendono questo ecosistema unico.

In questo ambiente possiamo vedere molti animali, diversi tipi di anfibi tra cui rane e rospi e numerosi insetti tra cui le libellule e le damigelle.

Rana nello stagno di Percedol

Per raggiungere lo stagno si procede verso l’abitato di Opicina da dove si prende la strada che porta verso Monrupino. Salendo sulla destra prima si incontra un cartello marrone indicante lo stagno, proseguendo altro duecento metri sempre sulla destra, c’è un piccola discesa ripida che conduce ad uno spiazzo dove parcheggiare. Da lì parte un sentierino ben battuto che in 200m ci permette di arrivare allo stagno.

Qui sotto alcune delle foto scattate durante l’escursione dallo stagno:

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