La riserva dei laghi di Doberdò e Pietrarossa si trova in nella parte est provincia di Gorizia nei comuni di Doberdò al Lago e Monfalcone.
La formazione di questi due laghi è dovuta al fenomeno del carsismo, che interessa la zona la quale è inquadrabile nel territorio del Carso Triestino.
Il lago di Doberdò presenta una forte variazione del livello delle sue acque in quanto dipendente dalle precipitazioni e dal contributo dei fiumi Vipacco e Isonzo. E’ un lago effimero come quello di Circonio in Slovenia, quest’ultimo definito anche lago delle streghe proprio in virtù del fatto della sua apparizione e scomparsa in maniera repentina.
La nostra escursione è iniziata dal centro visite Gradina, dal quale parte subito un sentiero che si arrampica sul ciglione carsico dal quale si gode una splendida vista sulla vallata, e sul lago. Splendida in primavera quando si comincia a vedere il risveglio della vegetazione, deve essere ancora più splendida in autunno, quando il sommaco infiamma il Carso.
Proseguendo il sentiero si arriva alla casa Cadorna, un rifugio CAI della sezione di Gorizia.
A sinistra si prosegue per il castelliere, mentre proseguendo per la scalinata (oltre a raggiungere il rifugio) permette di arrivare al lago. Abbiamo scelto di dare un occhio più da vicino al lago lasciando il castelliere ad un altro giorno. La mascotte del rifugio si è rilevata una po’ fredda e palesemente seccata dal nostro tentativo maldestro di intavolare una veloce conversazione.
Foto animale domestico
Dopo una breve discesa abbiamo raggiunto un ulteriore bivio che da un lato permetteva di fare il giro del lago (???) e di ammirare tramite il pontile belvedere un suo bellissimo scorcio. Sfortunatamente però il pontile è pericolante e pertanto temporaneamente chiuso all’accesso. Veramente un peccato.
Proseguendo invece dall’altro lato il sentiero porta alle risorgive del lago.
Per evitare di allungare troppo il giro ma allo stesso tempo di percorrere strade asfaltate abbiamo deciso di zigzagare per strade sterrate in mezzo al carso per poi arrivare alla strada provinciale 19 e ritornare poi al punto di partenza.
Durante il nostro vagare attraverso la landa carsica ed esserci imbattuti in un asinello abbiamo trovato un bunker.
Abbiamo approfittato del centro visite (sfortunatamente visto il periodo chiuso) per mangiare un boccone e gustarsi un altro po’ di panorama.
Qui di seguito potete vedere il percorso effettuato in modo da poter prenderne spunto!
Max elevation: 139 m
Min elevation: 5 m
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